E’ l’ora!
Sono tremendo,son tutto eccitato.
Camicia stirata,accecante,perlata.
Lo smart gessato,asciutto,plasmato.
Mi sento aderente come un guanto indossato.
Mi aggiusto allo specchio,stivale col tacco,
un poco di trucco e voilà…stasera mi butto!
Profumo nell’aria,accendo una paglia,
la mamma già dorme,papi che raglia.
La radio intona l’hit della sera,
ed io mi trasformo:ho la pelle nera!
La porta che sbatte,affronto la notte:
giacca di pelle o parka con le toppe?
Accendo la Lambra e schizzo di fretta.
Oh baby,la notte è piccola
ed è me che aspetta!
Arrivo in un lampo aderente da morire,
di ballar non mi stanco e di bere ancor manco.
Un’altra paglia e mi lancio nella festa:
il groove ci prende tutti alla testa.
Patty,Carrà,Nino e il baccalà.
Brillo con tutti e ballo con una velina,
son Tony Manero ma dieci anni prima.
Non ho l’orologio,nessun riferimento.
Twisto e pogo,son fuori dal tempo.
Non sbaglio un passo e surfo il pavimento.
Son bello,son figo,son proprio tremendo!
Si accendono i neon,finisce la serata.
Ho perso una lente e non trovo una scarpa.
Son sempre inguantato ma è caduto il trucco,
la camicia è nera perché io…mi butto!
Son morto sudato,faccio il bagno nel gessato
ma sempre aderente,non sono sguaiato.
Parte la Lambra e sbando un momento,
la lascio quando voglio ma poi la riprendo.
Indovino la strada,non sbaglio la casa.
Affronto la scala e azzecco la stanza,
il corpo che ondeggia,la testa mi danza.
Ma un ultima cosa voglio vedere.
Barcollo malfermo davanti allo specchio,
borbotta la panza e mi fischia un orecchio.
Riesco a star fermo giusto un momento e…Hic!
Ehi!, ma c’è un altro lì dentro!…..
Naaa!,Hic!, non posso essere io.
’azz che spavento!
Spengo la luce e dormo contento.
Anche in pigiama son sempre tremendo!